Limiti della glicemia

24 Maggio 2007 By Paolo Palmas

Recenti studi, sempre più numerosi, riportano l’attenzione sul valore limite della glicemia da considerare corretto.

Se fino ad oggi , in qualunque laboratorio, il limite tollerato era 110 mg/dl di sangue, ultimamente si è propensi a considerare corretto un valore ben più basso di quello sopracitato (imposto dalle linee guida dell’OMS), pena il forte aumento delle possibilità di sviluppare diabete. Un lavoro inglese, ma di matrice israeliana (Amir Tirosh et al, N Eng J Med 2005;353:1454-62), ha raccolto dati sull’evoluzione di un numeroso gruppo di persone (oltre 13000, di età compresa tra 25 e 45 anni) seguito per più di 12 anni. Chi aveva la glicemia basale superiore a 87 mg/dl correva un rischio di sviluppare diabete nel corso di 12 anni più elevato di chi aveva valori limite a 81. Inoltre l’associazione glicemia superiore a 87 e trigliceridi superiori a 150 mg/dl determinava lo stesso aumento di rischio, così come in coloro che avevano una glicemia corretta ma un IMC (indice di massa corporeo) superiore a 30.

Questi dati dimostrano che il controllo della glicemia, la programmazione di una costante attività fisica e l’utilizzo congruo dei carboidrati nella dieta sono fattori importanti nella prevenzione delle malattie croniche e degenerative.

In quest’ottica anche l’utilizzo di integratori a base di cromo può senz’altro migliorare il metabolismo degli zuccheri e la loro conseguente tolleranza.

Paolo Palmas

Naturopata  Nutrizionista, Resp. Nutrigroup.