Leaky Gut Syndrome:disfunzioni intestinali ed autoimmunità

25 Settembre 2007 By Paolo Palmas
Con la denominazione di “Leaky Gut Syndrome” si definisce una condizione morbosa in cui sia presente una lesione infiammatoria a livello intestinale che determina una perdita di impermeabilità della mucosa, al punto da rendere accessibile il passaggio nel circolo sanguigno di tossine, batteri, funghi ed altre entità macromolecolari che in condizioni fisiologiche non dovrebbero attraversare questa “barriera di protezione”.
L’origine di questa sindrome non è ancora del tutto chiara, ma sicuramente contribuiscono diversi fattori tra cui la costante irritazione della mucosa intestinale da parte di alimenti non tollerati, conservanti e l’introduzione spesso incontrollata di farmaci di ogni genere.
Una particolare importanza rivestono gli aggregati proteici che filtrano attraverso la mucosa danneggiata; questi peptoni (così vengono definiti questi raggruppamenti di aminoacidi) suscitano una risposta immunitaria di difesa, con produzione di anticorpi contro queste molecole che vengono riconosciute come non-self. La risposta di difesa non è solo immediata, ma attraverso la memoria immunitaria viene garantita anche a distanza di tempo; in questo senso si può interpretare l’importanza in negativo data da molti nutrizionisti all’utilizzo della carne suina; le proteine del maiale hanno una sequenza aminoacidica simile a quelle dell’uomo, al punto da rendere più probabile una cross-reattività che potrebbe costituire la base di fenomeni autoimmunitari. Se il filtro intestinale non è più efficace, queste proteine possono ad esempio localizzarsi a livello delle articolazioni: la risposta immunitaria conseguente sarà rivolta contro antigeni alimentari che in questo caso sono simili a quelli espressi dal tessuto su cui si depositano. Non essendo più in grado di riconoscere il self dal non-self, si realizza in questo modo una risposta autoimmune ( non a caso l’artrite reumatoide è considerata una patologia ad eziologia autoimmunitaria).
Ogni tessuto può diventare bersaglio di una risposta immunitaria non controllata; da quanto esposto risulta evidente come l’obiettivo da perseguire sia il ripristino della fisiologica barriera intestinale. Il trattamento della Leaky Gut Syndrome non può prescindere da un’alimentazione corretta, ipoallergenica e priva il più possibile di alimenti inquinati: si dovrà ridurre drasticamente il consumo di zucchero, latte e derivati, carni suine ed insaccate, prodotti da forno molto lievitati, alcol e caffè; importante il trattamento della eventuale presenza di ipersensibilità alimentari. Inoltre per la correzione della disbiosi intestinale, risulta opportuna l’integrazione con fermenti lattici probiotici e l’assunzione di frutto-oligo-saccaridi (FOS) derivati dal topinambur e dalla cicoria, l’impostazione di una costante attività fisica e l’idratazione corretta dell’organismo attraverso il consumo di almeno 2 litri di acqua al giorno. Infine è necessaria una congrua attività di disintossicazione (per esempio attraverso l’utilizzo di sostanze naturali ad attività drenante sul fegato) e la correzione dello stile di vita, anche intervenendo a livello emozionale.
Staff Nutrigroup.