Sovrappeso e sindrome metabolica

9 Ottobre 2007 By Paolo Palmas

 

Che il mantenimento di un’ adeguata condotta alimentare fosse alla base di un sistema nutrizionale che mira a prevenire prima ancora che curare, noi di Nutrifood lo sosteniamo da tempo.
In molta letteratura si riferisce del maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari in presenza di sindrome metabolica e resistenza periferica all’insulina.
Un recente studio iraniano pubblicato sull’ American Journal of Clinical Nutrition (Am J Clin Nutr 2007;85:910-8) documenta l’aumento del rischio di sviluppare sindrome metabolica e resistenza all’insulina nelle donne che seguivano una dieta ricca in cereali raffinati, carne rossa e grassi e povera in vegetali e prodotti a basso tenore di grassi.
Lo studio è stato condotto su 486 donne di età compresa tra 40 e 60 anni, divise in 3 gruppi: il primo gruppo includeva donne che seguivano un’alimentazione “sana”, a base di cereali integrali,verdura , frutta e leguminose; il secondo gruppo si riferiva a donne che si alimentavano a base di cereali raffinati, carni rosse, burro e comunque con abitudini alimentari ricche in grassi e povere in vegetali; il terzo gruppo includeva le donne che seguivano la tradizionale dieta iraniana, prevalente in legumi, patate, grano integrale e raffinato, grassi idrogenati e the. Mentre quest’ultimo gruppo non era significativamente associato ad alcuna variazione metabolica, il gruppo che seguiva la dieta “occidentale” (Western diet) mostrava, rispetto al gruppo a dieta “sana” (healthy diet) una rimarcabile incidenza di insulino-resistenza e di tutti i caratteri tipici della sindrome metabolica ( adiposità addominale, ipertrigliceridemia, ipertensione, iperglicemia e basso livello di HDL plasmatica).
Lo studio riportato dimostra quindi in maniera inequivocabile quanto contino le abitudini alimentari per preservare lo stato di salute; l’insulino-resistenza è oggi uno dei punti chiave per cercare di fare prevenzione a tavola, ben sapendo che ogni individuo necessita di indicazioni assolutamente “personali”, che tengano conto anche del proprio stile di vita, della presenza di una congrua attività fisica aerobica, della presenza eventuale di intolleranze alimentari e della compatibilità biologica per esempio verso i gruppi sanguigni.
Migliorare lo stato di salute attraverso la conoscenza di regole individualizzabili è l’obiettivo che noi di Nutrifood cerchiamo di perseguire.
Staff Nutrifood