Più proteine per la salute

22 Ottobre 2007 By Paolo Palmas
Da diversi anni si moltiplicano le evidenze scientifiche a favore di un programma alimentare in cui la variabilità nella scelta dei nutrienti si accompagni, di fatto, ad un incremento della quota proteica e ad una riduzione dei carboidrati (soprattutto quelli ad alto indice glicemico). In realtà l’ostracismo che accompagna questo “nuovo” approccio nutrizionale regna ancora sovrano nelle menti di molti addetti ai lavori, che invece che acquisire nuovi risvolti scientifici e documentabili, continuano a proporre diete prestampate a calcolo calorico e a basso regime proteico.
Per fortuna la scienza avanza, e ulteriori conferme giungono dal Canada, dove un’equipe di studiosi ha suggerito la rivalutazione del fabbisogno proteico attraverso l’utilizzo di una nuova tecnica di indagine (Am J Clin Nutr, vol. 86, No 4, 995-1002, Oct 2007).
Attualmente le stime del fabbisogno proteico sono basate sull’analisi del bilancio azotato, da molti considerato riduttivo; l’obiettivo del lavoro è stato quello di determinare il fabbisogno proteico medio attraverso l’utilizzo di una nuova metodica, che prevede il monitoraggio di un marker relativo all’ossidazione degli aminoacidi.
I dati ottenuti (lo studio è stato eseguito su un campione di 8 giovani uomini) sono stati comparati a quelli conseguiti attraverso il tradizionale calcolo del bilancio azotato; il nuovo modello ha indotto gli Autori a ritenere incongruo il fabbisogno proteico medio raccomandato attualmente.
La scelta del tipo di proteina da consumare è una caratteristica specifica individuale, che deve essere elaborata con il proprio consulente nutrizionale anche in funzione delle caratteristiche biologiche e immunitarie di appartenenza.
Il dato di fondo però non cambia; per tutti l’obiettivo è quello di operare scelte alimentari che abbiano come obiettivo la riduzione dello stato infiammatorio eventualmente presente. La scelta di pasti in cui carboidrati a basso indice glicemico si combinano ad una congrua quantità di proteine aiuta a raggiungere questo risultato. In attesa che anche la dietologia accademica ne convenga, iniziamo da soli la “vera prevenzione”.
Staff Nutrifood.