Latticini sotto inchiesta: cancro in agguato?

11 Settembre 2007 By Paolo Palmas
Da sempre l’utilizzo di latte e derivati è considerato quasi come una panacea per i malesseri dell’individuo; i bambini sono invitati a consumare “litri” di latte perchè altrimenti “verrebbe a mancare la giusta quota di calcio nella dieta”, le donne in menopausa si sentono ordinariamente dire che senza un po’ di latte e formaggio le loro ossa sono destinate a “sgretolarsi pian piano”, ed il resto della popolazione è bombardato mediaticamente dall’utilità di latticini “finalmente” arricchiti di omega 3 e omega 6!
La realtà scientifica internazionale ci mette di fronte ad argomentazioni di tutt’altro genere.
Un lavoro svolto in Canada (Int J Cancer. 2003 Oct 10; 106 (6): 934-41) documenta come il consumo di latte e formaggi sia correlato ad un aumento dell’incidenza di cancro al testicolo, forse dovuto ai residui di estrogeni presenti in questo gruppo alimentare tanto consumato dalla popolazione, e già collegato in altre pubblicazioni con un aumento statistico di tumori alla prostata (Zhonghua Nan Ke Xue. 2003 Jun; 9 (3): 186-90). In particolare per ogni 200 ml di latte consumato nell’adolescenza si registra un incremento del 30 % del numero di casi di cancro testicolare in età adulta (Br J Cancer. 1996 Aug; 74 (4): 657-60).
Recentemente è stata inoltre riscontrata la tendenza delle proteine del latte e dei derivati ad aumentare la produzione di insulina e quindi la potenziale attività infiammatoria e degenerativa (Nilsson M et al, Am J Clin Nutr 2004 Nov; 80 (5): 1246-53). In questo senso non è azzardato definire l’eccessivo consumo di proteine del latte e dei prodotti derivati come abitudine potenzialmente cancerogena; è bene ricordare che il limite nutrizionale è determinato dall’apporto proteico, quindi la scelta di prodotti cosiddetti “light” (privati quindi solamente della parte grassa) non modifica il dato di fondo. Una conferma a questa ipotesi scientifica arriva anche dall’Istituto Nazionale Americano del Cancro (Journal of National Cancer Institute 2001 Jun 20; 93:930-6), che mette in guardia le donne sulla reale necessità di assumere farmaci contro l’osteoporosi; il lavoro documenta un’associazione diretta tra aumento di calcio nelle ossa (anche attraverso un consumo esagerato di latticini) e aumento dell’incidenza di cancro al seno; ferma restando la presenza pressoché ubiquitaria del calcio nel regno vegetale, sarebbe utile concentrarsi a titolo preventivo anche sugli stili di vita delle donne in menopausa, invitandole a praticare una moderata ma costante attività fisica.
Da quanto segnalato appare evidente il ridimensionamento nutrizionale che il gruppo del latte e dei suoi derivati dovrebbe subire; come abbiamo visto la loro sistematica assunzione può scatenare seri problemi di salute.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup