Alto carico glicemico e cancro

16 Ottobre 2007 By Paolo Palmas

In altri articoli si è già affrontato il tema legato all’induzione degenerativa favorita da un’alimentazione ricca in cibi ad alto indice glicemico; un interessante studio di matrice italiana, e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ( Am J Clin Nutr, vol. 86, no 4, 1160-1166, October 2007) rimarca il dato di fondo già più volte ripreso sulle pagine del nostro sito: l’iperinsulinismo indotto da una condotta alimentare ricca in carboidrati ad elevato carico glicemico aumenta il rischio di sviluppare patologie croniche e/o degenerative.

In una coorte di circa 9000 donne del Nord Italia, seguite tra il 1987 ed il 1992, si è cercato di documentare l’associazione tra elevata insulinemia e maggior biodisponibilità degli ormoni sessuali con l’incremento del rischio di sviluppare un carcinoma della mammella (ORDET Study).

Le donne volontarie compilarono un questionario sulle proprie abitudini alimentari e sullo stile di vita; il regime alimentare fu esaminato sia in funzione dell’indice glicemico (GI, glycemic index) sia del carico glicemico (GL, glycemic load).

I risultati evidenziarono un rischio relativo di sviluppare cancro mammario più alto nel gruppo di donne a maggior carico glicemico, soprattutto attraverso l’introduzione preferenziale di alimenti ad alto indice glicemico; l’assorbimento totale di carboidrati non fu invece associato ad un rischio superiore. Questo rischio si palesò anche in donne in periodo premenopausale e con indice di massa corporeo nella norma .

Gli autori hanno concluso che una dieta ricca in carboidrati ad alto indice glicemico aumenta il rischio di sviluppare un tumore mammario; i dati sono particolarmente evidenti nelle donne in pre-menopausa ed in quelle normopeso, con indice di massa corporeo (BMI) inferiore a 25.

Ulteriori conferme, come si è visto, inducono a riflettere sull’uso (e talvolta l’abuso) di eccessive dosi di carboidrati nella condotta alimentare; ferma restando l’indicazione alla variabilità nella scelta del cibo, si consiglia di limitare l’introduzione di carboidrati ad alto indice glicemico, e comunque di utilizzarli sempre associati ad un’adeguata dose di proteine, al fine di ridurre l’increzione di insulina e di ostacolare il conseguente stimolo infiammatorio, e con esso la potenziale evoluzione degenerativa.

Staff Nutrifood.