Acido lipoico, antiossidante per eccellenza

20 Febbraio 2008 By Paolo Palmas
L’acido lipoico, detto anche acido tiottico, è una piccola vitamina liposolubile che interviene in qualità di cofattore in numerose reazioni enzimatiche, in particolare quelle relative ai processi di ossidazione di alcuni gruppi acidi e nel controllo del glucosio nel sangue. E’ presente in numerosi tessuti ricchi di mitocondri, animali e vegetali; le fonti principali sono la carne di vitello e di manzo, i broccoli e le patate. Benché l’acido lipoico non rappresenti un componente qualificabile come essenziale (in quanto sintetizzato dal nostro organismo), si trova in quantità ridotte nel corpo umano; inoltre attraverso la dieta può esserne compromesso l’assorbimento, in relazione al legame che stringe con altre molecole che ne riducono la biodisponibilità. Per queste ragioni è opportuna l’integrazione alimentare, come documentato in numerosi lavori scientifici..
L’acido alfa-lipoico ricopre un ruolo di fondamentale importanza nel metabolismo energetico cellulare degli esseri viventi, e dunque anche dell’uomo. Grazie all’elevata assorbibilità ed al suo ampio spettro d’azione, l’acido lipoico risulta molto efficace come antiossidante, risultando quasi indispensabile per contrastare gli effetti associati alla formazione continua di radicali liberi da parte dell’organismo; regimi dietetici errati, inquinamento ambientale ed alimentare, intolleranze, sedentarietà, sono tutti fattori che aumentano la produzione di radicali tossici. Inoltre, l’acido lipoico è in grado di rafforzare le attività protettive di altre molecole antiossidanti, come la vitamina C e la vitamina E, garantendo l’integrità delle membrane cellulari.
L’azione dell’acido lipoico sul miglioramento del controllo della glicemia è senza dubbio una delle più importanti; questa piccola vitamina non solo è in grado di migliorare l’efficienza dell’insulina, ma regolarizza anche il trasporto di glucosio all’interno delle cellule, utilizzando vie alternative a quelle dell’insulina stessa. In questo senso, il suo contributo sul controllo della glicemia appare indispensabile sia nella prevenzione di entrambe le forme di diabete, sia nel trattamento di persone già colpite; nel diabete di tipo I (insulino-dipendente) in cui vi è la distruzione delle cellule beta pancreatiche, e nel diabete di tipo II in cui è aumentata la resistenza periferica all’azione dell’insulina. In questo secondo caso, inoltre, la supplementazione di acido lipoico ostacola anche l’evoluzione verso la cosiddetta sindrome metabolica, in cui l’aumentata resistenza insulinica è collegata anche al sovrappeso, all’ipertensione, all’ipercolesterolemia ed all’aumento dell’adiposità addominale, tutti fattori di rischio per l’insorgenza delle malattie degenerative, in particolare quelle cardiovascolari.
In Letteratura, infine, è anche descritta un’attività sul tessuto nervoso; in questo caso l’acido lipoico protegge i nervi dalla degenerazione, ne ottimizza la comunicazione e la funzionalità, e, a livello sensoriale, controlla la sensibilità e riduce il dolore.
La posologia dell’integrazione è ovviamente variabile in funzione dello stile di vita, della dieta e delle altre caratteristiche individuali; utile l’abbinamento ad altri elementi ad azione antiossidante, come il selenio, la vitamina C, la vitamina A ed alcune vitamine del gruppo B, in particolare la tiamina (vitamina B1).
Staff Nutrifood.