La carnitina riduce il colesterolo ossidato

13 Gennaio 2009 By Paolo Palmas
Nutrifood ha già descritto in numerosi articoli l’effetto dannoso prodotto dallo stress ossidativo a livello cellulare. Un recentissimo lavoro pubblicato sull’ American Journal of Clinical Nutrition ( Am J Cl Nutr. 2009 Jan; 89(1) :71-6 ) documenta un miglioramento del colesterolo LDL (cattivo) ossidato con la supplementazione di L-carnitina, una sostanza sintetizzata normalmente dal fegato e dal rene, ma presente anche in numerose fonti alimentari, che ha il compito di favorire la crescita e la replicazione cellulare. I risultati di questo studio contribuiscono a rafforzare l’ipotesi secondo cui, nell’insorgenza e nell’evoluzione della placca di aterosclerosi, un ruolo determinante è svolto dalla qualità del colesterolo ematico piuttosto che il suo contenuto in termini quantitativi. Nel lavoro in questione sono state osservate 80 persone affette da diabete di tipo 2 , sottoposte a trattamento con placebo o con integrazione di 2 grammi di carnitina; al termine del periodo di valutazione i soggetti trattati con carnitina hanno mostrato miglioramenti significativi di tutti i parametri collegati al processo di ossidazione del colesterolo, tra cui la riduzione dei livelli di LDL ossidate nella misura del 26 % rispetto all’inizio dell’osservazione. Questi dati dimostrano che la somministrazione orale di L-carnitina riduce i livelli di colesterolo LDL ossidato, soprattutto in soggetti con diabete di tipo 2, ostacolando di conseguenza la formazione e l’evoluzione della placca aterosclerotica. E’ utile sottolineare che anche le intolleranze alimentari, se non trattate, possono mantenere uno stimolo infiammatorio persistente che contribuisce a sostenere lo stress a livello cellulare.
Si ricorda che le principali fonti alimentari di carnitina sono le carni rosse ed alcuni prodotti caseari; nel regno vegetale si può reperire in moderate quantità nelle noci, nei legumi, in alcuni ortaggi come carciofi, broccoli, verza e cavolini di Bruxelles, nel grano saraceno, nel miglio e nell’avena.
 
Staff Nutrifood.