Arachidi e noci allungano la vita

22 Novembre 2016 By Paolo Palmas
Il consumo di frutta secca a guscio è da tempo associato con un miglioramento dello stato di salute; mandorle e noci, in particolare, hanno dimostrato di possedere notevoli proprietà nutrizionali, dal controllo del colesterolo al miglioramento dello stress ossidativo cellulare. Ottima fonte di magnesio ed altri fattori antossidanti, la frutta secca è anche utile nel controllo dell’equilibrio acido-base.
Un recente studio di matrice olandese pubblicato sull’International Journal of Epidemiology (Int J Epidemiol. 2015 Jun;44(3):1038-49) ha dimostrato che anche il consumo di arachidi, ma non il burro da esse ottenuto, si associa ad un miglioramento della salute, riducendo il rischio di morte prematura del 23%.
Lo studio ha osservato per 10 anni circa 120mila persone, uomini e donne di età compresa tra 55 e 69 anni; tra coloro che consumavano 10-15 grammi al giorno di arachidi o noci si è dimostrata una riduzione del rischio di morte, in particolare per malattie respiratorie, neurodegenerative e per il diabete, rispetto a coloro che non ne facevano uso; l’effetto protettivo però, anche se in minor misura, si è osservato anche per altre patologie, sia in ambito cardiovascolare che oncologico.
Come già documentato da Nutrigroup in diversi articoli, la ricchezza di acidi grassi mono e polinsaturi, oltre che la buona presenza di fibre, vitamine, oligoelementi e fattori antiossidanti, rendono le arachidi, le noci e comunque buona parte della frutta secca a guscio dei veri e propri composti “salvavita”.
I benefici evidenziati per le arachidi non sono invece stati confermati sul burro che ne deriva; l’alta presenza di sale e grassi vegetali “trans” ne compromette il libero consumo in ambito nutrizionale.
                                      
Paolo Palmas

Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup